Quartet novembre 2017 olio su tela 162 x 130 cm

 

 

Dopo aver guardato più volte la sua opera con interesse ed emozione pittorica, ecco alcune parole da chiedere, da proporre, da porre ai piedi di questo universo che tocchiamo con i nostri occhi, che ci dà da guardare e in cui si riflette

Il suo lavoro è come uno specchio che riflette sia l’interno che l’involucro fisico e carnale del compositore di linee di traiettoria di vita. Le linee precise ruotano intorno all’uomo, proteggendolo, incorniciandolo, dandogli un piedistallo che ne enfatizza l’essenziale. Attirato dalle linee di forza del disegno, il passante condivide l’ispirazione del pittore dall’alto.Yannick Manier ha lasciato le nostre coste terrestri con i suoi elementi e i suoi codici per viaggiare in un mondo accessibile solo all’anima del poeta- artisti. In questo altrove galattico, in questo luogo ideale, il pittore si evolve con cuore e corpo aperto. Si scopre tanto quanto scopre. Questo luogo sacro, dove danza l’universo, raccoglie i tesori di civiltà donate poi abbandonate sul cammino dei tempi antichi e moderni. Estetica, bellezza, amore finalmente nuotano in completa libertà. I corpi vi vengono impastati dell’essenziale, riportati alla loro feconda vitalità, concentrati di forza. Tutto è lì con una precisione meccanica e romantica avvolta da colori che cantano armonia.

Yannick Manier diventa allora un traghettatore aprendo le finestre del suo fragile e grazioso interno.

Christophe Aveline

Devant le lac, olio su tela, 195x130cm

La nue et la lune, 2014, olio su tela, 130x195cm

les deux soeurs olio su tela 146x114cm

Le groupe, 2013, olio su tela, 114x146cm

L’ange, 2014, olio su tela, 146x114cm